Adriano Voltolin

Pervasività della psicosi Il fenomeno della autosegregazione, soprattutto a séguito della pandemia di COVID-19, è andato via via facendosi sempre più diffuso. Il livello di gravità al quale si manifesta può variare da una preferenza accentuata per il ritiro in un ambiente che si sente come protettivo al rinchiudimento in un bozzolo (cocooning) dentro al quale solamente vi è una possibilità di vita. Si tratta di una forma strutturale di psicosi della quale troviamo quindi traccia in patologie che si presentano in forma di nevrosi. Esaminando in modo più accurato queste patologie si può facilmente riscontrare che la coppia interno/esterno appare come un nodo critico estremamente complesso e articolato già in scritti di Freud del 1911: attorno a questa coppia, come ci mostrano anche Melanie Klein e Wilfred Bion, si potrebbe affermare che ruota la vicenda del soggetto in quanto tale, la cui cifra si presenta come strutturalmente persecutoria – affermazione perentoria che avvicina decisamente Melanie Klein a Jacques Lacan. È facile constatare come le sindromi persecutorie non si presentino poi solamente nei singoli, maappartengano costitutivamente ad alcune forme di società dove si presentano come ideologie. Dall’hic sunt leones della cartografia antica alla sostituzione etnica nazista, che si ripresenta oggi, l’esterno si presenta per la società come un pericolo, nulla salus, contro il quale vi è un solo rifugio: il cocoon che è la chiesa, il castello, la stanza, il proprio letto, il suprematismo e così via. Freud aveva parlato di Gemeinschaftsneurosen (nevrosi della comunità): si potrebbe affermare ragionevolmente che al loro fondo si hanno delle Gemeinschaftspsychosen (psicosi della comunità).

Adriano Voltolin, psicoanalista, vive e lavora a Milano. La sua formazione è stata fatta perintero con membri didatti della Società Psicoanalitica Italiana (SPI). Stretto collaboratore di Enzo Morpurgo, a suo tempo ha lavorato con lui all’organizzazione di importanti convegni internazionali (“Psicoanalisi e classi sociali”, “Psicoanalisi tra scienza e filosofia”, etc.), ed è stato docente ai seminari dell’Associazione di Psicoterapia Critica. Ha collaborato con Ferruccio Rossi-Landi in vari interventi sulla rivista Scienze Umane; nell’ambito della collaborazione con Rossi-Landi è stato relatore all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna sul tema “Psicoanalisi e filosofia contemporanea” e al Quinto Convegno mondiale di semiologia tenutosi sempre a Vienna. È stato per vent’anni Direttore dell’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica di Sesto San Giovanni (Milano) c della rivista Costruzioni Psicoanalitiche. Attualmente è past-president c membro del Consiglio Direttivo della Società di Psicoanalisi Critica ed è Direttore della collana “Quaderni di psicoanalisi critica” editi dall’editore Mimesis di Sesto San Giovanni (Milano). Ha tenuto per alcuni anni un seminario di Psicologia sociale psicoanalitica all’Università degli Studi di Milano cd è docente al corso di Teoria critica della società all’Università di Milano-Bicocca. È autore di oltre 130 pubblicazioni e alcuni suoi lavori sono stati tradotti c pubblicati in America Latina. Tiene conferenze in Italia e all’estero su temi che riguardano la disciplina psicoanalitica.