Cibo e parola: il Pasto Assistito come atto terapeutico di rettifica del rapporto del soggetto con l’oggetto orale. La relazione intende presentare un aspetto peculiare del più ampio intervento terapeutico praticato dall’équipe del Centro Regionale per il trattamento dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) della Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Fermo. Si tratta del “pasto assistito”, ovvero dell’applicazione ragionata di una serie di riflessioni teoriche ai delicati momenti dell’alimentazione che si svolgono nel Centro: colazione, pranzo e spuntino del pomeriggio. Le caratteristiche di tale intervento possono essere così riassunte: 1) Orizzontalità dell’intervento: l’operatore partecipa attivamente ai pasti, siede a tavola e mangia insieme alle pazienti; 2) Pluralizzazione dei transfert: ogni partecipante al pasto è indotto a confrontarsi con il rapporto che gli altri partecipanti hanno con l’oggetto-cibo; da questo punto prospettico, il “pasto assistito” si configura come uno specchio dilatato ed espanso nel quale ognuno può vedere – proiettate sui membri del gruppo dei pari – parti di sé ingrandite e amplificate; 3) Considerazione del cibo come oggetto pulsionale e non come “farmaco”; 4) Centralità della parola: la pratica della conversazione conviviale punta a deangosciare la relazione del soggetto con l’oggetto orale; la bocca è invitata ad aprirsi innanzitutto per fare spazio alla parola, liberando l’atto dell’alimentazione dal carico fantasmatico insostenibile; 5) Fonetizzazione dell’atto alimentare; la voce fonetizza l’atto del mangiare, lo stacca dal registro puramente fisiologico introducendolo in quello simbolico, dello scambio e della relazione; 6) Riabilitazione della dimensione soggettiva della domanda: il cibo va chiesto, va prelevato, preso (non è imposto come oggetto della domanda dell’altro).
Franco Lolli è psicologo e psicoterapeuta, membro analista dell’Associazione LacanianaItaliana di Psicoanalisi (ALIPsi) e di Espace Analytique, e presidente di Litorale: cultura, ricerca e formazione in psicoanalisi. È supervisore presso diversi centri clinici pubblici e privati e autore di saggi psicoanalitici. Svolge la sua pratica professionale a San Benedetto del Tronto, Pescara e Ancona.