Fethi Benslama: Le rimozioni fondative dell’istituzione islamica e il loro ritorno in epoca moderna

Nella sua riflessione sul monoteismo Freud non ha tenuto conto dell’Islam, sebbene nell’intera sua opera la religione sia onnipresente. Solo nell’ultimo dei suoi libri, L’uomo Mosè e la religione monoteistica, se ne occupa con alcune succinte enunciazioni, pur escludendolo dal suo campo di ricerca. Orbene, la teoria della religione in Freud presuppone, al di là dello studio del fenomeno religioso, le questioni del fondamento della società umana, della genesi della legge e della cronica crisi della civiltà. Che cosa ne conseguirebbe se, un secolo dopo, includessimo in questo vasto cantiere le fantasie originarie dell’Islam e i motivi della sua istituzione simbolica? È possibile estendere all’Islam il progetto freudiano di riportare alla luce le rimozioni costitutive delle istituzioni religiose e tradurre la loro metafisica in metapsicologia?