Il concetto di ‘identità’, da sempre oggetto di profonde discussioni in ambito psicoanalitico (concetto al confine tra psicologia e sociologia), è oggi sottoposto ad una grande destrutturazione. Ma è comunque utile, forse proprio per questa ambiguità.

Vengono identificate tre tappe evolutive fondamentali nella formazione dell’identità di genere: il periodo preedipico durante il quale si pongono le radici della formazione del sé, la formazione dell’immagine corporea, la rappresentazione del sé e dell’altro, l’incontro con l’esterno-estraneo, la rappresentazione delle relazioni primarie; il periodo edipico dove hanno particolare rilevanza le identificazioni e dove possiamo collocare le identificazioni col ruolo,  identificazioni che generalmente hanno una rilevante forza stabilizzante, ma ruoli che sono oggi in profondo cambiamento e instabilità; il periodo dell’adolescenza, durante il quale la maturazione dell’apparato sessuale avviene in concomitanza con la maturazione intellettiva, con il progredire del processo di soggettivazione (fortemente influenzato anche da fattori culturali), con il compiersi del lavoro di individuazione e separazione (per Peter Blos la risoluzione del complesso edipico negativo), con il definirsi di scelte e identificazioni personali e sociali.

Particolare attenzione viene dedicata alla funzione maschile e paterna, in un’epoca in cui il rilievo maggiore è dato alla funzione materna di contenimento. Alcune vignette cliniche sono utilizzate come esempio.