“Qual’è il nome del controtransfert in Lacan?”. E’ il titolo di una relazione che Antonio Di Ciaccia terrà il 21 novembre 2020, a Bologna, ai “Seminari Internazionali” di Psicoterapia e Scienze Umane. Secondo Lacan, il controtransfert non è un concetto analitico. Questo vuol dire che il controtransfert è all’opera come resistenza rispetto al transfert del paziente, poiché si situa nel registro dell’immaginario. Quando invece è all’opera nel registro del simbolico, Lacan lo chiama desiderio dell’analista. Il mio intervento cercherà di precisare questa differenza dal punto di vista della teoria e della pratica clinica.
Antonio Di Ciaccia: psicoanalista della ECF, SLP e AMP (cioè Ecole de la Cause freudienne, Scuola lacaniana di Psicoanalisi, Associazione mondiale di Psicoanalisi). Presidente dell’Istituto freudiano, direttore responsabile de “La Psicoanalisi” (Casa ed. Astrolabio) curatore e traduttore degli “Altri scritti” e dei “Seminari” di Jacques Lacan per Einaudi e Astrolabio.