Roberto Beneduce, psichiatra e antropologo, ha fondato nel 1996 il Centro Frantz Fanon (Torino) e condotto ricerche sulla migrazione, le politiche dell’asilo, e le trasformazioni dei saperi medici locali in Africa Subsahariana (Mali, Mozambico, Camerun, Uganda), ricerche tuttora in corso. Dal 2000, dopo aver concluso sotto la direzione di Marc Augé il dottorato presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (Parigi), è diventato docente di Antropologia Culturale (Antropologia Medica e psicologica) all’Università di Torino (Dipartimento di Culture, Politiche e Società), dove si occupa in particolare di memory studies, etnografia della violenza, antropologia del corpo e storia della psichiatria coloniale. Ha pubblicato recentemente Un lugar en el mundo. Senderos de la migración entre violencia, memoria y deseo (Ciudad de Mexico, 2015), L’histoire au corps. Mémoires indociles et archives du désordre dans les cultes de possession en Afrique (Fribourg, Academic Press, 2016, in corso di stampa), e – con Nigel Gibson – Frantz Fanon. Psychiatry and Politics (Boston, Rowman & Litttlefield, 2017, in corso di stampa).