Sogno come trauma quotidiano e la responsabilità dell’interprete
Prendendo spunto da un episodio di vita e dalla lettura dei romanzi di Murakami Haruki, l’autore rilegge L’interpretazione dei sogni di Freud proponendo la tesi che essa si situi nell’ambito della storia dell’interesse per i sogni come momento estremo della reazione al trauma del netto differenziarsi della realtà psichica dalla materialità, dalla spiritualità e dalla razionalità nel passaggio dal Quattrocento al Cinquecento. Suggerisce poi che chi interpreta i sogni oggi è investito dalla responsabilità di definirsi in base alla prossimità o alla distanza dal testo freudiano come costitutivo di tale momento.